coppie monogenitoriali

omogenitorialità

Intervista alla prof. Anna Maria Speranza de “La Sapienza” di Roma
Nelle ultime settimane le polemiche sulla stepchild adoption hanno scatenato reazioni di ogni sorta: sui media, al bar e anche e soprattutto in Parlamento.
Per chiarirci le idee abbiamo deciso di affrontare il tema dell’omogenitorialità con Anna Maria Speranza, docente di Psicodinamica e Psicopatologia dello sviluppo dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Quello che è emerso dall’intervista non lascia spazio alle incertezze: gli studi condotti negli ultimi venti anni non hanno evidenziato alcun tipo di problema nei bambini cresciuti all’interno delle coppie omogenitoriali. L’unico evidente svantaggio è costituito dallo stigma sociale di cui sono vittime, dovuto all’omofobia ancora largamente diffusa nella nostra società. Le recenti risoluzioni del parlamento dunque, vanno contro l’interesse del bambino, come spiega la Professoressa Speranza nell’intervista.
Il nostro auspicio, dunque, è che tutti coloro che si occupano di educazione e che hanno la responsabilità di formare i cittadini di domani, si adoperino affinché la diversità, in tutti i suoi aspetti, sia rispettata e valorizzata, e che non ci sia spazio per l’ignoranza.Gli studi hanno dimostrato che crescere con due genitori dello stesso sesso non presenta alcuno svantaggio dal punto di vista dello sviluppo e del benessere del bambino. Abbiamo intervistato Anna Maria Speranza, docente di Psicodinamica e Psicopatologia dello sviluppo all’università La Sapienza di Roma.ascolta il Podcast:

.https://soundcloud.com/uppa-it/crescere-in-una-famiglia-omogenitoriale

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