nativo digitale si, poco creativo no

nativo digitaleMi capita di osservare bambini nel loro ambiente domestico e nella loro quotidianità assorbiti completamente dai video sempre accesi: televisione, computer e tablet, anche nel momento impegnativo dei compiti. Cosicché capita che il bambino distoglie continuamente l’attenzione pur di non lasciarsi scappare le immagini e le sequenze più gradite e non solo. Portare a termine i compiti diventa stressante,  ma soprattutto il bambino non riesce a dare le priorità a cui dovrebbe essere abituato dall’intervento consapevole del genitore. Compito questo molto importante perché mette ordine nel “caos ” delle esigenze avvertite dal bambino in modo impellente e tutte contemporanee,  consentendo così al piccolo di concentrarsi per portare a termine un progetto e di approfondire in modo attivo e creativo. Il genitore, inoltre, è bene che intervenga anche nella scelta dei programmi che saranno il più delle volte secondari ad impegni più importanti come quello di studiare od anche uscire all’aria aperta, fare giochi di socializzazione e di assoluta creatività.

Rischi derivanti dall’uso eccessivo e/o scorretto dei DDs tecnologie digitali

• Fanno passare molto tempo in una quasi completa immobilità e in posizioni molto spesso scorrette, contribuendo a ridurre l’attività fisica. Le conseguenze di questo sono un aumentato rischio di sovrappeso e di patologie quali obesità, diabete di tipo 2, patologia cardiovascolare e artropatie2,3.

• Contribuiscono ad aumentare l’esposizione alle onde elettromagnetiche, fortemente indiziate di aumentare il rischio di tumori e di patologie riproduttive4.

• Rendono difficile la concentrazione per lo studio e possono ostacolare lo sviluppo di alcune importanti funzioni, quali la memoria, la creatività e la capacità critica2,3,5.

• Possono provocare insonnia, comportamenti aggressivi, e disturbi dell’attenzione3.

• Possono promuovere forme di socializzazione improprie, indurre a comportamenti a rischio, trascinare in situazioni pericolose e portare a forme di vera e propria dipendenza6.

La televisione

Se utilizzata in modo appropriato:

può essere utile per l’informazione, lo studio e il divertimento. Alcuni programmi possono aiutare i bambini ad arricchire il loro linguaggio e le loro conoscenze.

Se utilizzata in modo inappropriato:

favorisce l’immobilità e quindi aumenta il rischio di sovrappeso e obesità, con conseguenze sia a breve che a lungo termine sulla salute;

diminuisce la capacità di concentrazione e interferisce con la qualità delle relazioni familiari;

può trasmettere disvalori, quali il consumismo, l’aggressività, l’oggettivazione del corpo femminile e indurre assuefazione alla violenza.

Gli effetti negativi della tv possono essere limitati se:

non si supera un massimo di 2 ore di visione al giorno (più che sufficiente per un programma, un film, un evento sportivo ecc.), come raccomandato da pediatri e psicologi dell’età evolutiva;

i genitori guidano alla scelta dei programmi e possibilmente accompagnano i figli, soprattutto se bambini, nella visione;

si creano occasioni di dibattito riguardo a ciò che si è visto;

viene evitato l’uso della tv nella camera dei bambini.

I videogiochi

Se utilizzati in modo appropriato:

possono aiutare i bambini ad acquisire “destrezze digitali” che potranno risultare utili in futuro;

possono stimolare le abilità sociali (in caso di uso di videogiochi progettati per essere usati

da più giocatori contemporaneamente);

possono rappresentare uno strumento per l’apprendimento(es. uso di videogiochi narrativi

per insegnare la storia);

possono accelerare l’apprendimento e lo sviluppo cognitivo (es. uso di giochi interattivi ed educativi);

possono costituire una modalità, tra molte altre, per sensibilizzare i bambini a temi ambientali o  sociali, o per condividere momenti di divertimento con altri bambini e con gli stessi genitori.

Se utilizzati in modo inappropriato:

creano dipendenza: nei casi più gravi i giovani si trovano a preferire il mondo virtuale a quello reale;

possono rendere i ragazzi irritabili, incoraggiare pensieri e atteggiamenti negativi e violenti e facilitare ansia e insonnia (soprattutto i videogiochi a contenuto aggressivo);

possono portare a sviluppare o a consolidare difficoltà relazionali con i coetanei;

incoraggiano la competizione continua e l’isolamento, diminuendo la capacità di lavorare in gruppo;

possono far avvicinare al gioco d’azzardo online: nei casi più gravi i giovani rischiano di essere affetti da una patologia comunemente definita come ludopatia;

possono causare problemi muscolari e osteoarticolari, e concorrere al sovrappeso e all’obesità;

possono rappresentare un ostacolo alla scoperta e alla ricerca di altre attività di gioco con maggiori potenzialità educative.

Gli effetti negativi dei videogiochi possono essere diminuiti se:

si evitano i videogiochi a sfondo violento;

se ne limita il tempo di utilizzo nell’arco della giornata;

si evita di creare abitudine nei bambini rispetto a questa modalità di intrattenimento a scapito di altre, più socializzanti e formative;

si tiene in considerazione la classificazione in base all’età PEGI (http://www.pegi.info/it/), presente su tutti i videogames, che aiuta i genitori nella scelta consapevole dei giochi.

I dispositivi mobili e le app

Se utilizzati in modo appropriato:

facilitano il contatto con gli altri;

offrono modalità di apprendimento collaborativo;

permettono di far sapere dove ci si trova;

possono aiutare in situazioni di emergenza;

possono facilitare la scoperta del mondo naturale: biodiversità, botanica, geologia ecc. (esistono applicazioni specifiche);

possono consentire l’esposizione alle lingue straniere attraverso app in lingua straniera o sviluppate per l’apprendimento;

possono stimolare la creatività e lo spirito di osservazione;

possono rappresentare nuove modalità di narrazione, che non si sostituiscono al libro di carta, ma lo affiancano con nuove dimensioni multimediali e interattive (book app e libri digitali);

consentono di passare dal virtuale al reale, sensibilizzano il bambino rispetto alle due dimensioni (es. progetto in digitale, stampo e costruisco su carta, oppure uso il tablet per “misurare” un oggetto reale).

Se utilizzati in modo inappropriato:

possono avere effetti negativi sulla salute in particolare per uso prolungato e se usate e mantenute in vicinanza di organi sensibili quali il cervello o gli organi riproduttivi;

possono causare danni all’udito (modalità MP3 con gli auricolari o le cuffie, a un volume alto);

possono interferire con l’apprendimento, distraendo i ragazzi, sia a scuola che a casa;

possono portare a forme di uso problematico e ossessivo, fino a forme di vera e propria dipendenza;

possono dare la possibilità ai ragazzi di fare acquisti online senza il controllo dei genitori (nel caso in cui si usino i dispositivi dei genitori senza un’attenzione alla privacy e alle password);

possono indurre comportamenti di isolamento e non facilitare l’acquisizione di competenze relazionali;

possono mettere i ragazzi in condizione di rischio per la loro sicurezza, oltre a creare un’eccessiva preoccupazione legata alla paura di perderlo o romperlo (nel caso di dispositivi costosi esibiti a scuola e fuori casa);

possono indurre ansia e irrequietezza.

possono indurre ansia e irrequietezza.

Gli effetti negativi dei dispositivi mobili sulla salute possono essere diminuiti se:

vengono mantenuti lontano dal corpo (soprattutto dal capo e dagli organi genitali). I dispositivi mobili vanno spenti durante la notte e tenuti lontano dal comodino;

si evita di farne un uso eccessivo e ossessivo per cui se ne sente il bisogno e si giunge a sviluppare aggressività nei confronti di chi cerca di limitarne l’uso;

quando i bambini utilizzano i dispositivi mobili dei genitori si controlla che la connessione a internet sia disattivata e che i dati personali siano protetti;

si acquistano applicazioni di qualità e pertinenti all’età del bambino facendone un uso condiviso;

si guarda insieme lo schermo e si sta vicini, si indicano e descrivono le figure invitando il bambino all’interazione e a giocare anche al di fuori dell’ambito virtuale;

vengono fatte rispettare delle regole di utilizzo (modulate in rapporto a età e maturità del bambino);

si evita di fornire password personali al figlio e si controlla se ci sono state spese “sospette” fatte tramite carta di credito sul dispositivo mobile;

si evita di usare questi dispositivi come fossero “baby-sitter”.

Internet

Se utilizzato in modo appropriato:

aiuta i giovani a trovare le informazioni di cui hanno bisogno per lo studio;

facilita la comunicazione con gli amici, e consente anche di stabilire, e mantenere, nuove conoscenze e amicizie;

facilita l’esplorazione in generale, l’acquisto di materiali, la ricerca di opportunità di svago e di ritrovo.

Se utilizzato in modo inappropriato:

può portare agli stessi problemi già menzionati distrae dallo studio, soprattutto quando la connessione è sempre operante (gran parte dei ragazzi resta sempre connesso);

può rendere i ragazzi preda di interessi commerciali,o metterli a rischio di scambi e incontri pericolosi;

può favorire comportamenti violenti, quali bullismo, circolazione di immagini compromettenti, o false;

può trasformare gli scambi a sfondo sessuale (se pur rientrano in una modalità tipica degli adolescenti e quindi da non demonizzare) in forme di dipendenza dal sesso virtuale;

può causare danni irreversibili nel caso in cui le informazioni, e le immagini, che i ragazzi condividono via internet sui social network, siano diffuse a loro insaputa;

può isolare dal mondo reale, costruire mondi immaginari (in particolare nel caso d’uso prolungato e ossessivo) e favorire la produzione di notizie e immagini di sé irreali o falsificate;

può portare a una vera e propria dipendenza (in casi estremi, e tuttavia sempre più frequenti), analoga a quella derivata dall’uso di sostanze psicoattive o dal gioco d’azzardo. Si ricorda che tutte le forme di dipendenza sono malattie complesse che necessitano di cure complesse e prolungate nel tempo.

I rischi e gli effetti negativi della rete possono essere limitati se:

il tempo di utilizzo viene limitato, idealmente a non più di 2 ore, massimo 4 al dì, intervallato in ogni caso da movimenti ogni 20-30 minuti;

i genitori guidano almeno all’inizio i figli nell’utilizzo della rete;

la partecipazione ai social network viene limitata, come dovrebbe essere, fino al superamento dei 14 anni;

si evita di mantenere la connessione mentre si sta studiando;

si mettono in guardia i ragazzi dai pericoli e ci si rende disponibili a consigli e condivisioni di problemi;

si condivide quello che si fa su internet, esattamente come si discute di ciò che è accaduto a scuola;

si responsabilizzano i figli a un uso consapevole di internet, spiegando loro che ciò che si fa online ha delle ricadute nella vita “reale”.

da :Giorgio Tamburlini e Valeria Balbinot, Centro per la Salute del Bambino – Onlus

Salviamo la creatività italiana.

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