La fertilità maschile si ” decide ” da piccoli, visto che l’80 % delle patologie andrologiche che potrebbero incidere sulla fertilità si sviluppa nell’ infanzia o adolescenza, e il drastico calo di questi anni è anche il risultato di stili di vita sempre più spesso sbagliati.
La fertilità maschile dipende da fattori congeniti e ambientali: fra i primi c’è senz’altro il criptorchidismo, la mancata discesa dei testicoli nello scroto. Un altro problema potrebbe insorgere all’adolescenza per la presenza di un varicocele, una dilatazione delle vene del testicolo, che riguarda circa il 20% degli adolescenti. In molti casi non dà sintomi evidenti ma può compromettere qualità e quantità degli spermatozoi: non a caso si riscontra in circa un uomo infertile su tre, ma se il varicocele , come il criptorchidismo ,vengono individuati attraverso i controlli pediatrici, è sufficiente un semplice intervento per eliminarli e non correre rischi.
Tra i secondi sicuramente le infezioni urogenitali che sono responsabili del 6- 10 % delle cause d’infertilità, tra esse anche le infezioni sessualmente trasmesse che riguardano i giovani che si affacciano alla vita sessuale. E’ importante insegnare ai ragazzi la prevenzione attraverso il preservativo e spiegare loro che devono segnalare subito eventuali sintomi.L’altra grande minaccia per la fertilità è uno stile di vita sbagliato: il fumo, le sostanze stupefacenti ( tra cui anche l’uso abituale di marijuana), il sovrappeso , l’obesità sono molto dannosi, così come gli ormoni anabolizzanti. Ancora l’inquinamento ambientale da fitofarmaci, pesticidi e anche l’esposizione a fumi di benzina.
Le alte temperature a livello dello scroto, infine , sono dannose, non vestire i piccoli con calze collant e body, la biancheria intima dei più grandi deve essere di cotone e non troppo stretta e far evitare di tenere il cellulare sulle gambe a lungo.
La diagnosi delle cause d’infertilità è importante e ci si dovrebbe arrivare precocemente quando ancora non si pensa nemmeno lontanamente a diventare padre
Tratto da Repubblica del 10 sett. 2017
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